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DIARIO
Immagine del redattoreSancoradaScrivere

Fiore di poesia

“Io sono certa che nulla più soffocherà la mia rima,

il silenzio l’ho tenuto chiuso per anni nella gola

come una trappola da sacrificio,

è quindi venuto il momento di cantare

una esequie al passato.”

(Alda Merini)



Da quando sono mamma la mia concezione del tempo si è notevolmente modificata, anzi è stata completamente stravolta in realtà. Tutte le mie abitudini sono cambiate, anche quelle “letterarie”. Leggere un romanzo diventa un po’ impegnativo a volte, soprattutto quando devi decidere se recuperare infinite ore di sonno perse - e così salvarti da un esaurimento nervoso per il giorno successivo- oppure leggere un testo lungo.

Così mi sono avvicinata ancora di più alla poesia ed ho scoperto nel tempo di amarla moltissimo, al pari di una bella e lunga storia avvincente. Perché all’interno di poche parole- scelte con cura e piene di senso- è spesso contenuta tutta la vita e l’anima di chi le scrive. E come spesso quando si legge, si ritrova in quelle parole un pezzetto di sé, della propria storia. E’ anche per questo che mi piace scrivere. E’ liberatorio si, ma soprattutto è scoprire che quello che c’è dentro di noi appartiene a molte più vite e anime di quanto pensiamo. E condividerlo è bello, ci fa sentire parte di un qualcosa, di un insieme pulsante e vivo che brilla anche nei luoghi più oscuri.

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