Il grembiule delle nonne è fatto di sogni intessuti tra desideri e responsabilità. Di ore in piedi, di mani sempre troppo bagnate, gonfie e ruvide. Sporco di farina e di speranza, di olio e di attesa, di ragù e giorni belli in cui si era in tanti anche se in una piccola stanzetta e non c'erano mai silenzi imbarazzanti e sensazioni di disagio, ma affetto, fiducia e voglia di aiutarsi e volersi bene semplicemente.
Il grembiule mia nonna lo usava per portare le teglie ancora calde in tavola. Carciofi e patate. L'abbracciavo ed era sempre umido: ci si puliva le mani prima di rispondere al telefono quello grigio col filo a molla, che teneva tra la spalla e l'orecchio senza lasciare mai il lavoro. Il grembiule di mia nonna era a quadratini piccolini, si infilava dal collo e si legava in vita. Lei riusciva a fare il fiocco velocemente dietro la schiena. Io, non so perché, non ci riesco mai.
L'odore della sua pelle pulita senza profumi, né lozioni, né creme. Sapeva di sale, di fresco e di buono.
Il grembiule delle nonne contiene tutto l'amore e il sacrificio.
Quanto mi manca il grembiule della nonna ❤️
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