Epifania significa manifestazione del Signore.
Nella tradizione cristiana si ricordano i Re Magi che seguendo la stella cometa si recano da Gesù per adorarlo e per offrirgli oro -simbolo di regalità-, incenso – purificazione- e mirra -erba amara che indica sofferenza- in riferimento a ciò che lui rappresenta e a ciò che avrebbe dovuto vivere.
Ma nel mondo laico, si narra che la fredda notte del sei gennaio, solcando i cieli nevosi sulla sua scopa, una vecchina dall’aspetto molto brutto, con la faccia segnata da profonde rughe, il naso lungo e adunco, il mento sporgente e ben pochi denti in bocca, le vesti povere, scure, strappate e rattoppate qua e là, si rechi a far visita alle case e a coloro che vi abitano, con un occhio di riguardo speciale per i bambini. Nonostante il suo aspetto, ella è buona e gentile, dispensatrice dei doni che tiene nel suo grande sacco di iuta. Volando di casa in casa, scende sui tetti e si infila nei camini, riempie le calze lasciate appositamente per lei con bei giocattoli, dolci e caramelle colorate, se i bambini sono stati buoni, oppure grandi quantità di carbone, cenere o cipolle se al contrario sono stati monelli.
Una vecchia leggenda popolare italiana racconta che i Re Magi, non riuscendo a trovare la strada per raggiungere la grotta del Bambinello, chiesero informazione ad un’anziana che, malgrado le insistenze dei tre sovrani, rifiutò di seguirli. In seguito, assalita dal rimorso, preparò un cesto di dolci e provò a cercarli. Si fermò in tutte le case, facendo regali agli infanti che incontrava, sperando che uno di questi fosse il piccolo Salvatore. Da quel giorno, per farsi perdonare, si dice che giri il mondo per dispensare doni, in ricordo di quelli offerti a Gesù dai magi.
In alcuni paesi la si onora ancora come manifestazione dell’anno vecchio, come Strega del Solstizio d’Inverno che si sacrifica per cedere il posto alla giovane Fanciulla dei Fiori, portatrice della tiepida Primavera; ed i regali che ella elargisce sono visti come simboli dei buoni e positivi propositi per i mesi a venire – i dolci – e dei residui del passato che non servono più a nulla – il carbone e le ceneri.
Nella calza la mia bimba più grande quest’anno ha ricevuto, oltre ad infiniti dolcetti, anche un po’ di carbone, eh eh ! :D
E tu ? Cos’hai trovato nella calza quest’anno?
Buona Epifania
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