🌹«Io mi sono sempre fatta in pezzi, e tutti i miei versi sono, letteralmente, frammenti argentei di cuore.»
Marina Ivanovna Cvetaeva è una voce originale, sicuramente tra le più genuine poetesse della Russia del XX secolo. Cominciò a scrivere poesie alla sola età di sei anni. La sua sensibilità, il suo talento vagamente acerbo, viene notato dai più importanti poeti russi dell’epoca: Gumiliov, Briusov e Volosin. Quest'ultimo la invitò nella sua casa e fu proprio in quell’occasione che avvenne uno dei più significativi incontri nella vita di Marina, quello con Sergej Efron, suo futuro marito. Lei 17 e lui 18 anni. “Decido che non mi separerò da lui mai più in vita mia e che divento sua moglie.” 💗Da quei brillanti anni in poi, il dolore, la tragedia raggiunse Marina, trascinata lentamente in un oblio dal quale purtroppo non riemerse mai più.
Scusate l'amore-è un mendicante!
Se ne va con ciabatte scalcagnate
e certe volte non ha nemmeno quelle!
Sul sagrato chiedeva l'elemosina
pregando nel nome della Madonna-
una ciabatta l'aveva offerta a lei.
L'altra -accanto al panettiere
l'aveva lasciata ai ragazzini;
l'Amata – dice – era passata di lì.
E adesso, scalzo -come un angelo,
non sa che in paradiso già lo aspetta
un bel paio di caldi mocassini.
(30 dicembre 1919 Ospedale di Kuncevo)
Ps la penna colorata con l'unicorno (rubata dal borsellino di mia figlia) spezza un po' la solennità del momento, ma la adoro 😅 (come adoro tutta la cancelleria in realtà 😍). Ci sottolineo le frasi che mi piacciono di più. Capita anche a voi? 😊
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