Non appena ho letto dell’uscita di questa edizione di Orgoglio e Pregiudizio ed ho visto l’immagine della copertina mi si è acceso qualcosa nella memoria. Avevo già visto quel pavone, ma lo ricordavo differente con i colori più scuri a contrasto con l’oro delle piume. Poi all’improvviso mi sono ricordata! L’avevo visto nella casa museo di Jane a Chawton, un piccolo cottage dove la scrittrice ha vissuto per alcuni anni con la madre e la sorella. Anche se ho già una copia di Orgoglio e Pregiudizio ( e di molti testi di questa splendida collana a cui mi abbonerò) in realtà, non ho resistito e l’ho acquistato. Poi presa dalla curiosità ho ricercato un po’ di notizie.
Questo romanzo vide la luce il 28 gennaio del 1813. Il giorno dopo, scrivendo di questa lieta notizia alla sorella Cassandra, Jane Austen stessa lo definì my own darling child, il mio adorato bambino, e tale sembra essere sempre stato nei suoi primi 207 anni di vita presso il pubblico di lettrici e lettori poiché resta inequivocabilmente il più famoso dei sei romanzi della scrittrice.
La tanto elogiata copertina che raffigura un pavone con la sua gigantesca, coloratissima coda a ruota si ispira molto direttamente a una famosa e leggendaria edizione di Pride and Prejudice di oltre un secolo fa: la cosiddetta peacock edition, ovvero edizione del pavone che fu pubblicata dall’editore londinese George Allen nel 1894. Allen affida il compito di illustrare il testo a uno dei più famosi disegnatori dell’epoca, Hugh Thomson, che lo esegue con grande abilità e sensibilità.
ll volume esce con oltre 160 illustrazioni realizzando disegni dotati di maggiore accuratezza storica di quanto non fosse stato fatto fino a quel momento da altri, e soprattutto cogliendo anche l’ironia del romanzo. Thomson compì accurate ricerche sullo stile degli abiti del tempo, dell’arredamento e delle decorazioni.
Thompson, per la realizzazione della copertina, invece di dare visibilità ad una scena dal romanzo, ai personaggi, ai protagonisti – una scelta del tutto ovvia e semplice – sceglie un elemento, il pavone, che non è presente nel testo in sé e per sé ma è un simbolo di alcuni temi affrontati da Jane Austen: corteggiamento, vanità, ostentazione della bellezza e della ricchezza. Un’intuizione più che felice perché da questo momento il pavone diventa un caposaldo dell’iconografia austeniana. Allen lo stampa in oro su sfondo verde scuro. Impossibile non essere catturati dalla bellezza scintillante di questo libro.Il successo di questo volume fu enorme .
Un anno dopo la sua uscita, nel 1895, fu la casa editrice concorrente Macmillan a pubblicare un Pride and Prejudice illustrato da C.E. Brock (famoso disegnatore dell’apoca), all’interno della cosiddetta Cranford Series , ma il successo della peacock edition dell’editore George Allen si confermò solido ed ancora oggi è questa l’edizione più cercata e ambita dai collezionisti. Ecco il perché dei miei ricordi!
Adoro scoprire le curiosità dietro i testi.
E tu? Hai qualche libro di cui ti affascina un particolare?
Fonte unteconjaneausten.com
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